San Salvatore – Spineda
Molto probabilmente furono i monaci benedettini di Leno (BS) a fondare a Spineda la prima chiesa dedicata al Santo Salvatore, come dimostra una bolla pontificia di Gregorio VII (17 agosto 1177) nella quale tra i luoghi dipendenti da Leno era citata anche Spineda. Non è dato sapere notizie anteriori a questo periodo; infatti il documento più antico contenuto nel nostro archivio parrocchiale è il primo registro dei nati e battezzati incominciato nel 1564 dall’allora parroco di Spineda don Gaspare Malfatto.
Mantenuti l’attuale Coro e Presbiterio risalenti al 1816, nel 1837 su progetto dell’architetto sabbionetano Carlo Domenico Visioli, iniziò la costruzione dell’attuale chiesa, la quale fu rapidamente portata a termine in circa 6 anni (1843).
L’attuale edificio ha una lunghezza di circa 30 metri e una larghezza di circa 20, mentre l’altezza in gronda del corpo più alto è di circa 21 metri. La chiesa è dotata di una torre campanaria in stile romanico a pianta quadrata con cupola affusolata e tiburio a forma ottagonale, la cui altezza è di circa 31 metri.
La nostra Chiesa, che ricorda in piccolo il Duomo di Casalmaggiore dell’architetto Zuccari, è rimasta inalterata nell’organismo strutturale come nell’apparato decorativo interno. È di stile neoclassico a croce greca con cupola e cupoletta con l’aggiunta del presbiterio ed è spaziosa e ben formata nelle sue parti. L’altare maggiore e le balaustre di marmo policromo sono le opere di maggior pregio e rilievo. Vi sono ancora due altari laterali con nicchie e statue senza sfondo ma poggiati al muro, con colonne e pareti a stucco. Vi si ammirano quadri di discreto valore quali: il Battesimo, la Natività, la Resurrezione di Gesù, i Misteri del Santo Rosario, la Trasfigurazione e una pregiata Via Crucis.